Adriano Annino: La Natura come Campo di Contingenze e Visioni
Recensione critica alla mostra NATURA di Adriano Annino| X VAF Foundation Prize – Stadtgalerie Kiel e Mart Rovereto 2024-2025
Adriano Annino, artista italiano di spiccata sensibilità contemporanea, si distingue per la capacità di orchestrare un complesso concerto di segni e significati che si incastrano tra l’oggettualità quotidiana e la riflessione ontologica. La mostra “NATURA”, che si sviluppa tra la Stadtgalerie Kiel e il Mart di Rovereto, appare come una lirica visiva in cui ogni elemento, anche il più umile, viene investito di una forza cromatica straordinaria.
“NATURA” di Adriano Annino: L’arte come disordine organico
Annino sembra percepire la realtà non come ordine cartesiano, ma come un flusso caotico e ininterrotto di oggetti, loghi, piante e messaggi, che si intrecciano per dar vita a una narrazione collettiva. La sua prospettiva cavaliera, così atipica nell’arte contemporanea, nega la gerarchia visiva tradizionale, invitando lo spettatore a un’esperienza immersiva e democratica dello spazio espositivo.
Il disordine degli oggetti – imballaggi commerciali, utensili di uso comune, brandelli di natura vegetale – non è mai casuale, ma carico di una memoria sedimentata. Annino dà voce a ciò che normalmente rimane muto, trasformando i residui materiali della vita in reliquie contemporanee.
Colore e vitalità: tra caos e intenzione
Un elemento imprescindibile nell’opera di Annino è l’uso magistrale del colore. Le sue tavolozze accese, quasi stridenti, sembrano dialogare con il Fauvismo e con l’Espressionismo astratto, ma senza mai perdere di vista la concretezza dei soggetti. I colori non sono puro ornamento: diventano veicolo emotivo, codice comunicativo e talvolta denuncia sociale.
Il dinamismo cromatico crea un ponte tra l’individuale e il collettivo, tra la soggettività dell’artista e l’oggettività di un mondo sempre più globalizzato. In questo senso, Annino ci conduce verso una riflessione su come l’identità personale venga costantemente ridefinita attraverso l’interazione con il consumo e la cultura materiale.
Il quotidiano rivelato: una poetica dell’ordinario
Le scene che Annino costruisce – oggetti sparsi, piante cresciute spontaneamente, persone e animali catturati nella loro quotidianità – rivelano la teatralità intrinseca della vita stessa, senza alcun bisogno di artificio. Si tratta di un’antiteatralità che dialoga idealmente con i dipinti di Edward Hopper, ma dove l’alienazione lascia spazio a una vitalità incontenibile.
In questo senso, la mostra “NATURA” invita lo spettatore a rivedere il proprio rapporto con ciò che lo circonda. Gli oggetti di Annino sono frammenti di storie personali e collettive, custodi di un passato che si fa presente e proietta il suo eco verso un caos costruito.
“NATURA” di Adriano Annino
Come già intuito da Achille Bonito Oliva, l’arte è un dispositivo che riconfigura il nostro modo di leggere il mondo. Adriano Annino, con il suo approccio innovativo e interdisciplinare, trasforma l’ordinario in straordinario, il caos in metodo, il personale in universale. “NATURA” non è semplicemente una mostra, ma un monito su un mondo che, pur essendo sotto i nostri occhi, non avevamo ancora saputo descrivere.
Il dialogo tra Stadtgalerie Kiel e Mart Rovereto consente una lettura a più livelli delle opere, facendo della mostra un’occasione imperdibile per comprendere come la materia – viva o inanimata – sia portatrice di significati profondi e talvolta inquietanti.
Da non perdere, sino al 9 febbraio 2025.
Sito: Paintings – adrianoannino
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Francesco Cogoni.