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Le navette spaziali abbandonate: David De Rueda

Nel cuore delle lande desolate del Cosmodromo di Baikonur, situato nelle vaste pianure del Kazakistan, si trovano i resti silenziosi di un capitolo dimenticato dell’era spaziale. È qui che giacciono i frammenti e i ricordi della navetta spaziale sovietica “Buran”, un programma spaziale ambizioso e dimenticato.

Nel corso degli anni ’80, mentre la Guerra Fredda era ancora in pieno svolgimento, l’Unione Sovietica cercò di sfidare gli Stati Uniti nella corsa allo spazio. Per fare ciò, il programma Buran fu istituito, con l’obiettivo di creare una navetta spaziale riutilizzabile in grado di trasportare equipaggi e carichi nello spazio. Nel novembre del 1988, il Buran compì il suo volo inaugurale, dimostrando il potenziale della tecnologia sovietica.

Tuttavia, il destino del Buran sarebbe stato diverso da quello della navetta statunitense. Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, il programma Buran fu abbandonato a causa delle crescenti difficoltà economiche e politiche del paese. La navetta, insieme a molte delle ambizioni spaziali sovietiche, venne relegata all’oblio. Il progetto è stato ufficialmente chiuso il 30 giugno 1993.

Oggi le navette spaziali abbandonate

Oggi, i resti del Buran giacciono nel Cosmodromo di Baikonur come un monumento silenzioso di un’epoca passata. Il più grande e impressionante di questi resti è il “Buran 1.02”, il secondo prototipo di navetta spaziale costruito. Questa imponente struttura alata, lunga 36 metri e con un’apertura alare di 23 metri, è stata abbandonata e negletta per anni. La sabbia del deserto del Kazakistan sta lentamente divorando il Buran, mentre le intemperie e il degrado lo rendono sempre più fragile.

Nel corso degli anni, alcuni sforzi sono stati fatti per preservare questi relitti spaziali. Tuttavia, il finanziamento limitato e la mancanza di un piano di recupero adeguato hanno reso difficile il mantenimento di queste strutture. Nonostante ciò, il Buran rimane una testimonianza di un’epoca passata, quando l’Unione Sovietica ambiva a sfidare le stelle.

Anche se il programma Buran fu abbandonato, il suo spirito di esplorazione continua a vivere. Oggi, la Russia è ancora attiva nello spazio, partecipando a missioni internazionali e mantenendo una presenza costante sulla Stazione Spaziale Internazionale. Tuttavia, mentre il Buran giace abbandonato nel deserto, è un ricordo di un momento di gloria e ambizione spaziale che, nonostante le sfide, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’esplorazione umana dello spazio.

Tra le immagini più suggestive di David De Rueda troviamo senza dubbio Queste navette spaziali abbandonate.

Abbiamo scritto in modo più approfondito di questo fotografo nel nostro articolo: https://www.connectivart.it/david-de-rueda-fotografo-ed-esploratore-urbano/

Foto: David De Rueda.

Di seguito altre immagini suggestive di questo affascinante fotografo e delle altre fotografie dal sito delle navette spaziali abbandonate.

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Le navette spaziali abbandonate
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Tra le immagini più suggestive di David De Rueda troviamo senza dubbio le navette spaziali abbandonate, dal programma spaziale sovietico "Buran".

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