Intervista a Cinzia Barabino
Quando e come nasce il tuo percorso fotografico?
Il mio percorso fotografico non ha una storia molto lunga; amo fare foto sin da quando ero piccola ma ho deciso di rendere questa mia passione reale dal 2019 quando ho iniziato la scuola di fotografia, iscrivendomi al corso base presso “La Bottega della Luce” nel mese di aprile.
Qui il maestro Alessandro Galimberti mi ha aperto gli occhi in tutti i sensi e ha fatto si che la mia passione diventasse sempre più forte e vera.
In questo momento ho appena terminato il Corso Intermedio e dopo la mostra che si terrà al Lazzaretto dall’undici gennaio 2020, alla quale parteciperò, inizierò il Corso Avanzato e vi assicuro che non vedo davvero l’ora.
Quali persone, artisti ed episodi hanno influenzato maggiormente il tuo percorso?
Le persone che hanno maggiormente influenzato il mio percorso sono senza dubbio il mio maestro Alessandro Galimberti e alcuni corsisti molto più esperti di me, che senza volerlo ma solo con i loro scatti, hanno indirizzato la mia fotografia verso generi fotografici di cui mi sono letteralmente innamorata.
Ho ancora tanto ma proprio tanto da imparare e da studiare prima di poter capire veramente cosa vorrò fare e quale influenza vorrò davvero dare al mio stile fotografico.
Cosa cerchi attraverso la forma d’arte che utilizzi?
Questa è una domanda molto particolare e per me ricca di significato in quanto grazie alla fotografia ho imparato a guardare e non più solo a vedere, non solo il mondo che mi circonda ma anche dentro me stessa.
Tramite la fotografia cerco o almeno ci provo, a tirar fuori tutto ciò che ho dentro per poterlo trasmettere a coloro che si fermano ad osservar le mie fotografie.
Proprio per questo con quest’arte cerco di dare forma al mio essere e grazie ad essa riesco a portar fuori anche le emozioni più recondite insite dentro me stessa.
C’è una parte nella tua ricerca artistica di cui vorresti parlare?
Ora come ora mi sento molto neofita in questo settore e penso di aver bisogno ancora di tanta scuola e di tanto studio per poter parlare di una mia vera e propria ricerca artistica.
Mi limito a fare miei tutti gli spunti, i consigli e gli insegnamenti che arrivano da tutte le persone che mi circondano in questo bellissimo mondo.
Posso sicuramente dire che, ad oggi, una delle migliori esperienze che ho fatto, dal punto di vista personale fotografico, è stata quella di realizzare il reportage sulla ClownTerapy dal titolo “Red Noses”.
Un’esperienza bellissima per la quale devo ringraziare, non solo il mio maestro Alessandro Galimberti, ma anche le bellissime Dottoresse “Marimù” e “Mollettina” che mi hanno dato la possibilità di vivere questa bellissima esperienza di vita.
Quale è il tuo rapporto con il mercato?
Devo dire che ad oggi non ho alcun tipo di rapporto con il mercato.
Le uniche mostre alle quali ho partecipato sono quelle organizzate dalla scuola e, non essendo una professionista ma una semplice studentessa, per ora e forse anche per dopo, va benissimo così.
Posso dire però che è davvero emozionante vedere le proprie foto esposte ed ammirate da tantissime persone.
Cosa consiglieresti ad un fotografo che vorrebbe vivere di quest’arte?
Ad un fotografo che vorrebbe avvicinarsi e vivere di quest’arte, consiglio di credere nei propri sogni e di provare a realizzarli nel migliore dei modi.
La fotografia, a mio parere, è una forma d’arte davvero speciale che immobilizza nel momento dello scatto non solo l’immagine che riprende ma anche l’emozione della persona che la esegue.
Quindi il mio consiglio è quello di provarci e di cercare di far diventare quello che magari è inizialmente un semplice hobby, una vera e propria passione come lo è stato per me.
Vi ringrazio davvero di cuore per avermi concesso di essere l’attrice protagonista di quest’intervista e spero di essere stata abbastanza esaudiente con le mie risposte nonostante alla base di tutte ci sia tanta semplicità.
Troverete le suo foto alla pagina instagram: https://www.instagram.com/cynthia_foto/
Francesco Cogoni.