Intervista a Eleonora Lai: cantautrice per vocazione
In questa intervista a Eleonora Lai avrete occasione di conoscere una cantautrice veramente appassionata.
Ricordi il momento in cui è nata la tua passione per la musica?
L’amore per la musica ha sempre fatto parte di me. Avevo 8 anni quando ho ricevuto la mia prima chitarra come regalo di Natale, regalo che avevo desiderato più di ogni altra cosa. Ma in realtà ho molti ricordi di “prime volte” musicali… Uno più bello dell’altro.
Quali persone, situazioni o musicisti/gruppi hanno influenzato maggiormente i tuoi testi?
Sono fortemente legata in generale al cantautorato italiano anni 70/80, ma quando scrivo lo faccio molto di pancia. Ho un diario che tengo quotidianamente e da lì, ogni tanto, escono frasi di canzoni, quindi alla fine ogni situazione e persona che incontro mi influenza e mi stimola quando sono in fase di scrittura.
Cosa vuoi esprimere principalmente attraverso le tue canzoni?
Autenticità. Le mie canzoni nascono in maniera molto egoistica, per dare spazio a certe emozioni e non intrappolarle nello stomaco. A volte sento il bisogno di
esprimermi usando testi lunghi e altre, invece, cercando poche parole ma giuste e decise per dire quello che sento in quel momento.
Parlaci del tuo ultimo singolo o album!
“In fondo agli occhi” è il mio primo EP ed è un piccolo viaggio, in cui vario molto sia a livello sonoro che con le parole, e che ha come fil rouge il pensiero di libertà. In “Solo un’idea” e “Impressioni di Ottobre” si tratta del volersi liberare da una situazione malsana, mentre in “Niente” e “In fondo agli occhi (humura)” racconto la fatica che si fa nel percorrere la strada verso il proprio Io.
Qual è il tuo rapporto con le case discografiche e che possibilità ci sono di emergere per un giovane musicista?
Al principio, quando ho pubblicato l’EP, l’ho fatto con un’etichetta ma poi ho ripubblicato tutto indipendentemente. Sono indipendente, dunque, e mi sta
benissimo. Ma non dico che sia la cosa migliore, anzi non è per nulla vero che “chi fa da sé fa per tre”, soprattutto oggi giorno.
Cosa consiglieresti ad un musicista che vorrebbe vivere di quest’arte?
Direi che non sono la persona più adatta per i consigli ma sicuramente consiglierei di impegnarsi, studiando e coltivando la propria identità senza voler per forza eccedere in qualcosa che non si è. Consiglierei di non inseguire la moda del momento.
Consiglierei di provarci tanto, e di continuare a praticare, comunque vada.
Eleonora Lai su spotify
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Francesco Cogoni.