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Intervista a Erika Fadda: Attimo Tattile

Pochi giorni fa in occasione di un compleanno son passato “Al Magazzino” di Cagliari, e in quel locale ho avuto modo di vedere la mostra di Erika Fadda, una giovane disegnatrice con cui ho avuto modo di chiacchierare sui social in merito ai suoi disegni già da diversi anni.

La mostra “LEI” è parte di un progetto curato da Michela Proietti Semproni, con il supporto del collettivo INDIGOS guidato da Jacopo Cogoni, il progetto si snoda nell’arco di tre mesi, proponendo tre mostre personali di giovani artiste emergenti, ognuna delle quali esplora le molteplici sfaccettature dell’animo femminile con linguaggi e sensibilità uniche.

Intervista a Erika Fadda

F.C. Erika, quando e come hai iniziato a disegnare? C’è stato un momento specifico in cui hai capito che volevi approfondire questa pratica?

E.F. Mi piace pensare di essere cresciuta in mezzo all’arte, quando ero piccola mia madre disegnava e io riproducevo quello che faceva, mentre mio padre progettava e poi creava nella sua falegnameria. Alle medie copiavo i dipinti dei grandi pittori, in particolare i post-impressionisti di cui Gauguin era il mio preferito. A inizio 2021 ho sentito l’esigenza di dover nuovamente disegnare, forse inconsciamente dovevo tirar fuori qualcosa e l’unico linguaggio che conoscevo era attraverso una matita.

Mi approcciai per la prima volta alla pittura acrilica, ma nonostante i miei vari tentativi sentivo che non era la mia tecnica e tutto
ciò che avevo in mente non riusciva a trovare una forma. Poi nell’estate del 2022 tentai con una matita HB e un bastoncino cotonato a realizzare il mio primo ritratto con delle sfumature, era un qualcosa di acerbo e pieno di errori ma mi piacque immediatamente, fu in quel momento che capii di aver trovato il mio mezzo.

La laurea in Beni culturali ed il femminismo

F.C. Sei laureata in Beni Culturali: in che modo la tua formazione ha influenzato il tuo modo di guardare e interpretare l’arte?

E.F.Ho scritto una tesi di laurea su Artemisia Gentileschi: letture “femministe” e realtà storica, mi incuriosiva come un’artista fosse riuscita a farsi spazio in un mondo governato da uomini e poi quasi dimenticata sino agli anni ’60 del secolo scorso.

Ma è stato con gli esami magistrali in Storia dell’Arte, corso di laurea che sto attualmente frequentando, che ho avuto modo di approfondire quegli aspetti che più mi incuriosivano. In particolar modo il ruolo avuto dalle artiste donne nella produzione artistica tra le fine degli anni ’60 e inizi anni ’70 del secolo scorso, attraverso non solo le performance ma anche la fotografia che divenne uno strumento fondamentale per la narrazione autobiografica.

Tutto questo, unito allo studio dei grandi pittori dell’epoca moderna, ha fatto sì che arrivassi a quelli che sono oggi i miei disegni.

Erika Fadda: Influenze artistiche e tecnica del disegno

F.C. C’è stato un artista, un’opera o un evento che ti ha ispirato particolarmente a iniziare a disegnare?

E.F.Senza ombra di dubbio direi Caravaggio, da che ho memoria ho sempre trovato magnetico il suo magistrale uso delle cromie, i contrasti di luci e ombre, i suoi personaggi così tanto realistici da ricordare quasi delle fotografie. I miei sfondi neri sono infatti un rimando alla produzione caravaggesca.

F.C. Ti ho vista migliorare moltissimo nel giro di pochi anni. Come hai affrontato questo percorso di crescita? È stato spontaneo o hai seguito una metodologia precisa?

E.F. Dopo la grafite sono passata nell’agosto del 2024 all’uso del carboncino. È stato tutto molto spontaneo, da autodidatta non so mai cosa accadrà quando proverò qualcosa di nuovo ma posso dire che con la polvere di carboncino è stato amore a prima vista. Dopo ogni disegno acquisto nuovi materiali per migliorare quello che non mi soddisfa.

Per capire quali pennelli fossero i più adatti ci ho messo circa un mese e mai avrei pensato che potessero essere proprio quelli per il make-up.
È un bel lavoro e non ci si annoia mai, ogni giorno una nuova scoperta e un piccolo miglioramento.

I soggetti nelle sue opere

F.C. I tuoi soggetti sembrano catturare attimi di intimità, momenti sospesi nel tempo. È una scelta consapevole? Cosa ti affascina di questi attimi?

E.F. Per creare i miei disegni scatto prima delle fotografie, metto il modello in una stanza completamente buia e attraverso l’utilizzo di alcune candele illumino i corpi.

Attraverso questa tecnica elimino la rappresentazione ambientale e immergo i miei soggetti in un spazio buoi e intimo, non c’è nulla tra personaggi e osservatore ma allo stesso tempo c’è tutto ciò che serve.
Sono corpi nudi e privi di connotati fisiognomici, vorrei che chi osservasse il disegno si sentisse rappresentato in esso. Tutte le scene sono attimi e sensazioni che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta nella vita, l’amore, l’amicizia o la solitudine.

Erika Fadda: Progetti artistici futuri

F.C. Hai progetti futuri o nuove direzioni che vorresti esplorare nella tua arte?

E.F. Non so cosa mi aspetterà, vivo le mie giornate aggiungendo piccoli tasselli alla volta ma conscia del fatto che poterò a termine il mio percorso universitario e continuerò a disegnare.

Magari tra un anno il mio stile sarà completamente mutato, quattro anni fa non avrei mai immaginato di potermi esprimere attraverso il disegno.

Arte come linguaggio universale

F.C. Cosa significa per te l’arte oggi? La vedi più come un’esigenza personale fine a se stessa o come un mezzo di comunicazione con gli altri?


E.F. Penso che l’arte sia e sempre sarà un linguaggio universale. Per me è stato un mezzo di evasione che con il tempo si è trasformato in un personale modo di esprimermi.

Poi grazie alla fiducia del gruppo collettivo Indigos, guidato di Jacopo Cogoni e alla curatrice della mostra Lei. Michela Proietti Semproni, ho potuto esporre per la prima volta i miei lavori e farli conoscere. Trovo confortante pensare che ci sia qualcosa di bello in ogni cosa, pronto per essere rappresentato, un piccolo dettaglio che può accomunarci tutti e ci farci sentire uniti nella solitudine della quotidianità.

Francesco Cogoni.


Al link la pagina Instagram: Erika Fadda (@aurea___mediocritas) • Foto e video di Instagram

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