Intervista a Fabio Cioffi: Malesia Express
Qualche giorno fa son stato contattato da Giulio Cioffi per mettermi al corrente di un iniziativa di crowdfunding per una mostra virtuale, di Fabio Cioffi: Malesia Express, ho perciò proposto un intervista per approfondire meglio.
Intervista a Fabio Cioffi: Malesia Express
Francesco C. Qual è stata l’ispirazione principale per la creazione del progetto “Malesia Express”?
Fabio C. Gli spunti di partenza sono stati letterari e storici, suggestioni legate ai romanzi d’avventura e alla cinquecentesca “rotta delle Spezie”, la via marittima verso Oriente aperta dai navigatori europei fino all’arcipelago indonesiano, miste alla curiosità di andare a vedere coi miei occhi che forma stesse assumendo il progresso “laggiù” nel Sud-Est asiatico.
Da disegnatore sono partito portando matite, taccuino e bagagli con l’idea di fare un “reportage” da luoghi così lontani e diversi, per cultura, ambiente, aspetto e tradizioni raccontandoli in una narrazione dal respiro più ampio rispetto ai racconti di viaggio oggi molto diffusi sul web o i social.
Se le suggestioni salgàriane e storiche sono state una bussola per pianificare l’itinerario iniziale da seguire, arrivato in Malesia anche gli incontri, le scoperte sul luogo e gli imprevisti hanno contribuito a ri-orientare il viaggio.
Fabio Cioffi ed il viaggio in Malesia
Francesco C. Durante il viaggio quale luogo o esperienza ti ha maggiormente colpito e perché? Come hai trasposto quella sensazione nei tuoi disegni e nella narrazione?
Fabio C. L’aspetto subito impattante e affascinante della Malesia è la convivenza di una natura esuberante con metropoli affollate e ipertecnologiche, come la capitale Kuala Lumpur dove la vegetazione e le palme spuntano alla base di alcuni dei grattacieli più alti al Mondo e una macchia di foresta pluviale si estende per kilometri all’interno del perimetro urbano.
Il paesaggio e i luoghi che ho attraversato sono stati comunque abbastanza vari e quel che ho disegnato o mi sono annotato è servito a comporre una narrazione, senza concentrarmi su qualcosa in particolare.
Certo la Giungla e i suoi scenari hanno un forte fascino e avvinghiano sia emotivamente che sensorialmente, ma ci sono anche luoghi e momenti “periferici” che in un viaggio possono essere coinvolgenti.
Fabio Cioffi ed il processo crativo
Francesco C. Come descriveresti il processo creativo dietro i contenuti che hai prodotto durante il viaggio? Hai avuto difficoltà a bilanciare l’arte “dal vero” e quella rielaborata successivamente?
Fabio C. Fermarsi a disegnare durante un itinerario può essere una cosa molto spontanea, a volte è proprio il luogo o il momento che “ti chiama”, ma non sempre sei nella condizione di poterlo fare.
Se alcune volte ho avuto tempo e metodo per “cogliere l’attimo” e sfoderare gli strumenti da disegno, altre ho giusto preso appunti che ho rielaborato poi la sera nei B&B o in un momento di calma.
C’è quindi anche una differenza di strumenti, di vibrazioni e resa grafica nelle immagini che ho dovuto gestire e armonizzare.
Questo ha richiesto chiaramente tempo e il principio guida è stato seguire e lasciare quel che era utile a raccontare il viaggio e alcuni aspetti del Paese, togliere quello che era più estetico che narrativo.
Francesco C. Il progetto sembra un ponte tra tradizione e tecnologia, con un viaggio che si ispira al passato ma si concretizza nel digitale. Come mai hai scelto la forma di una mostra virtuale per raccontarlo?
Fabio C. Per le possibilità che una mostra virtuale offre nell’allestimento e nel mettere al centro i visitatori. Un modo interattivo che lascia libertà di scegliere cosa leggere, cosa guardare, cosa attivare costruendo un proprio percorso tra le opere.
Malesia Express il messaggio da trasmettere
Francesco C. Quale messaggio speri di trasmettere ai visitatori attraverso questa mostra?
Fabio C. Il senso è raccontare questi luoghi lontani ed esotici mostrandone l’affascinante varietà di volti e la contemporaneità, quel che li rende diversi dai paesi occidentali e che può essere anche di ispirazione nelle scelte e comportamenti personali.
Più che lanciare messaggi quindi suggerire e far scoprire.
Francesco C. Nel tuo lavoro come disegnatore e grafico, quanto è importante per te il legame tra arte e narrazione?
Fabio C. Sia per informare, per colpire, per emozionare o spingere ad agire l’Arte è comunicazione e da sempre la razza umana comunica raccontando storie, in modo più o meno esplicito.
Così pure in un logo o in un manifesto c’è una storia dentro, come vale per una canzone, una quarta di copertina o una ricetta, in molte forme di espressione c’è alla base una narrazione.
Quel che conta per me è se questa riesce o meno ad esser coinvolgente.
Francesco C. Per sostenere il progetto “Malesia Express” hai avviato una raccolta fondi. A cosa serve e come si può contribuire?
Fabio C. La raccolta fondi serve a coprire le spese per affittare gli spazi virtuali, stampare materiale promozionale e altro come dettagliato nella descrizione dell’iniziativa sul sito Eppela.com.
Come ogni crowdfunding è un modo collettivo e diretto di sostenere e partecipare a un progetto.
In questo caso con una donazione minima si può pre-acquistare un biglietto di ingresso per visitare la mostra e così contribuire.
Mostra che, ricordo, sarà accessibile via web da qualunque dispositivo.
A seconda del tipo di biglietto scelto si possono poi anche ricevere delle opere originali.
Invito quindi chi ci legge a “salire a bordo” del Malesia Express e compiere questo viaggio verso Oriente.
Intervista a Fabio Cioffi: Malesia Express
Il link per partecipare al Malesia Express https://www.eppela.com/projects/11621
Francesco Cogoni.
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