Intervista a Luca Cocco

22/07/202421/07/2024 connectivart

In quest’intervista a Luca Cocco scoprirete un organettista pieno di passione che ci riporta alle tradizioni musicali in chiave contemporanea.

Ricordi il momento in cui è nata la tua passione per la musica?

La mia passione per la musica è nata durante le festività del paese che erano rallegrate dalle note dell’organetto diatonico, in seguito ho frequentato la scuola civica di musica.

Distante dalla mia residenza di alcuni chilometri. Il primo organetto mi è stato regalato da mio padre ed è stata un emozione grandissima.

Quali persone, situazioni o musicisti/gruppi hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?

Stando a contatto con persone che amavano la musica e suonavano questo strumento mi sono appassionato. Allora ho deciso di seguire questa strada che mi da tante soddisfazioni e mi permette di ampliare le mie conoscenze e di confrontarmi con gli altri artisti.

Cosa vuoi esprimere attraverso le tue canzoni?

Attraverso l’esecuzione dei brani che propongo voglio comunicare a tutti l’importanza, la validità e l’aiuto che la musica mi da nell’affrontare la vita di tutti i giorni. Con il mio organetto inoltre voglio trasmettere ai più giovani la voglia e l’entusiasmo che ho nel suonare lo strumento.

Parlaci del tuo ultimo singolo o album!

Il mio primo album “LA MAGIA DELL’ORGANETTO A NATALE” comprende alcuni brani natalizi tradizionali arrangiati con l’organetto. Del mio primo album sono felice di aver suonato con il mio organetto dei brani natalizi e non e di far capire a tutti gli appassionati di musica quanto sia importante l’organetto diatonico.

Qual è il tuo rapporto con le case discografiche e che possibilità ci sono di emergere per un giovane musicista?

Non ho nessun rapporto con le case discografiche e per emergere ritengo che sia molto importante l’impegno e la bravura da parte di ciascuno. La preparazione e l’allenamento sono due cose importanti, soprattutto la costanza nel suonare qualsiasi strumento musicale e ovviamente ci vuole anche un pò di fortuna.

Cosa consiglieresti ad un musicista che vorrebbe vivere di quest’arte?
A un giovane musicista che vorrebbe intraprendere quest’arte consiglierei di credere nelle sue capacità, di non mollare nei periodi di crisi perché se c’è la bravura e la tenacia i risultati arriveranno. A un giovane musicista consiglierei di seguire la strada della musica perché è un percorso bellissimo dove potrebbero arrivare tante soddisfazioni e di prepararsi sempre.