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Intervista a Martino Paulis: storie a mano digitale

Prima di immergerci nell’intervista esclusiva a Martino Paulis, giovane talento nel campo dell’arte digitale, vogliamo offrire una breve introduzione al suo mondo creativo. Martino è un artista che, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, riesce a fondere in un estetica quasi grottesca opere uniche e visionarie, spesso prese da fiabe, racconti e storie. In questa intervista, condotta da Francesco Cogoni, Martino condivide con noi il suo percorso artistico.

F.C. Quando e come nasce il tuo percorso artistico?

M.P. Immagino si possa far risalire a quando da piccolo vedevo mia madre disegnare con il pirografo quadretti raffiguranti soggetti vestiti con abiti tradizionali sardi, e dopo attenta valutazione dell’opera, decidevo di completare il suo lavoro aggiungendo delle antenne da alieno al soggetto, vanificando non so quante migliaia di lire di corrente e ore di lavoro. Ancora oggi mi chiedo come mai non mi abbia mai dato due sculacciate…

Ma ripensandoci quelle antenne buffe si sono evolute in una visione artistica che seppur spesso oscura, nasconde in se una visione comica che mi caratterizza particolarmente sia come persona che come creativo.
Mi è infatti difficile nascondere questo mio lato scherzoso che assieme ad una vena oscura va a formare due facce della stessa medaglia della mia arte.
Per molti anni sono stato terribilmente affascinato dalla dimensione onirica, fortemente influenzato da registi come Lynch e Satoshi kon che mi hanno aperto la mente verso la direzione dell’assurdo ma soprattutto del simbolismo nascosto dietro ogni elemento caratterizzante la loro visione.
Credo sia importante perciò non privare lo spettatore della propria interpretazione dell’opera; Adoro quando certe creazioni riescono a suscitare pareri discordanti sul loro vero significato, regalando ad ognuno di loro qualcosa di personale mettendo in moto meccanismi inconsci che vanno a scavare nel proprio profondo.

Martino Paulis: influenze artistiche

F.C. Quali persone, situazioni o artisti hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?

M.P. Quando vivi un infanzia difficile tendi a creare dei mondi in cui rintanarti, dove hai il totale controllo su ciò succede e dove puoi esprimerti liberamente senza temere il giudizio altrui, libero da qualsiasi influenza esterna.

Credo che ognuno di noi dovrebbe trovare il tempo di esplorare questa propria dimensione, che sia un creativo o meno non importa. Realizzare qualcosa con le proprie mani qualsiasi sia il risultato ci riconnette con una nostra parte infantile, che tende ad assopire con l’avanzare degli anni, per via delle mille preoccupazioni che ci distraggono costantemente da ciò che è veramente importante.
Perciò la mia influenza maggiore è sempre stato trovare un punto, un immagine particolarmente evocativa in cui il tempo sembra essersi fermato per catturare quell’istante simbolico per sempre in un limbo tra la quiete e la tempesta.

La tecnica nell’opera di Martino Paulis


F.C. Cosa vuoi esprimere attraverso l’arte? Perché hai scelto un mezzo principalmente digitale?

M.P. Il mio obbiettivo sarebbe lavorare su film/videogiochi perciò mi avvalgo di software che mi permettono di ottenere risultati molto velocemente quali photoshop, blender e zbrush.
I software 3D mi danno la possibilità di crearmi referenze e giocare con la luce e la composizione, permettendomi di fare a meno di utilizzare dei veri modelli, che purtroppo non tutti si possono permettere, oltre al fatto che sarebbe piuttosto complicato vista l’assurdità che assumono le pose da me adottate e le forme dei miei mostriciattoli che di solito abbozzo con il programma di scultura “zbrush” prima di passare alla realizzazione del dipinto.

Progetti artistici e storie


F.C. Mi piacerebbe approfondire sul tuo ultimo progetto artistico, cosa puoi dirci?


M.P. Da un po’ di tempo a questa parte sto cercando di sviluppare una storia in cui il principale antagonista non è un fantomatico nemico da sconfiggere perché regni la pace, ma qualcosa da comprendere e accettare, in modo tale che si possa imparare a conviverci, poiché alberga in ognuno
di noi.
“L’antagonista” in questione sarebbe la morale, in un mondo dove personaggi maligni e benigni si sono fusi assieme in degli esseri che non riescono più a comprendere cosa sia giusto e cosa sbagliato. Andando quindi a compiere atti orribili seguiti da gesti caritatevoli. Un caos che con un po’ di fortuna forse l’eroina che ho creato riuscirà a risolvere con l’aiuto del suo sidekick, il fantasma di una bambina che prende possesso di oggetti inanimati per aiutare la protagonista nella
sua missione.
L’ispirazione per questa storia ovviamente deriva dalla società moderna in cui viviamo che in qualche modo tende a distaccarci sempre più da ciò che ci rende umani, perciò la mia speranza sarebbe quella di creare qualcosa di attuale con un forte messaggio ispirante.

Martino Paulis: Mercato dell’arte e possibilità di emergere


F.C. Qual è il tuo rapporto con il mercato? che possibilità ci sono di emergere per un giovane artista?


M.P. Per quanto riguarda il mercato dell’arte non ti saprei dire perché punto ad altro! Però sicuramente posso elencare i svariati metodi che si possono utilizzare per restare rilevanti nella scena.
Specialmente in questo periodo di sfrenata innovazione è veramente dura per i nuovi talenti emergere e competere con il sempre crescente numero di sfide che si parano davanti a noi creativi.
Quello che consiglierei è sicuramente specializzarsi in qualcosa e cercare di diventare un autorità in quel settore, senza trascurare la componente più importante e spesso trascurata per noi artisti: il marketing. Se vuoi fare soldi con questo mestiere è inutile girarci attorno, devi trovare il modo di venderti. Essere bravi o sinceri non basta, deve esserci un idea alla base di ciò che fai, un idea capace di stimolare sia te che coloro che ammirano le vostre creazioni. Quell’idea è il vostro
marchio e ciò che vi aiuterà a distinguervi dalla massa.


Un altro consiglio fondamentale è studiare il lavoro di altri artisti, dalle loro tecniche al loro modo di crearsi delle entrate con il proprio lavoro, e all’occorrenza se possono prendervi come allievi per avere qualcuno che via dia delle ottime critiche costruttive.
Inoltre vi suggerisco di spendere un po’ del vostro budget o del vostro tempo nel fare dei corsi di aggiornamento che vi garantiranno delle skill al passo coi tempi. Questi corsi li potete trovare in piattaforme come Learn squared, cgma, gnomon, schoolism e anche youtube con ottimi insegnanti
come proko per quanto riguarda l’anatomia.
Infine se potete comprate e studiate assolutamente libri come l’arte del colore di james gurney e cosi via.

Consigli per i giovani artisti


F.C. Cosa consiglieresti ad un giovane che vuole vivere d’arte?


M.P. Credo di aver risposto a questa domanda con la precedente, ma aggiungo che creare arte e fare soldi sono due cose completamente diverse. É fondamentale separare le due cose per potersi focalizzare su cosa funzionerà veramente e cosa sarà soltanto un buco nell’acqua. Avvolte bisogna scendere a compromessi e “accontentarsi” di quello che si trova per tirare a campare, anche perché in molti casi vi posso assicurare che il lavoro dei vostri sogni non è assolutamente come ve lo siete immaginato.
Vi lascio con un illustrazione di “Red” la protagonista della storia, che combatte contro un lupo mannaro!

Martino Paulis Contatti:

mail pixelshaded51@gmail.com
Instagram: https://www.instagram.com/revismissing?igsh=MWZ5ajVzbmNzazBrMQ==

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Francesco Cogoni.

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Intervista a Martino Paulis: mano digitale
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Scopri l'intervista esclusiva di Francesco Cogoni al giovane artista digitale Martino Paulis, dove parla della sua passione per l'arte digitale, le sue tecniche creative e il percorso che lo stanno portando ad emergere nel panorama artistico.
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