Intervista ad Agnes Zimmermann e Luca Cocco
Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
Come a maggior parte dei bambini anche a noi piaceva disegnare e dipingere, tutti e due eravamo attratti dal colore.
Poi però abbiamo preso due strade differenti per incontrarci da grandi e completarci a vicenda.
-(Agnes) mi sono diplomata al liceo artistico di Budapest. Nel ’92 sono venuta in Italia perché ero attratta dal patrimonio artistico italiano. Ho visitato le città piú importanti per fermarmi nelle Marche, dove ho continuato la mia formazione artistica. Ho cominciato a lavorare con l’arte prima come secondo lavoro, poi è diventato il mio lavoro principale. Nella primavera del 2018 mi sono trasferita in Sardegna dove ho continuato a dipingere e proprio tramite un lavoro che ho conosciuto Luca… e da li é iniziata la nostra avventura.
-(Luca)la mia esperienza artistica è abbastanza breve, anche se ho sempre amato il disegno ,da ragazzo adoravo la musica, volevo fare il conservatorio…beh, non l’ho fatto. Spinto dai miei genitori a fare altro (l’arte spesso non viene considerata un lavoro ) mi sono ritrovato a frequentare l’istituto tecnico per geometri. Non era la mia strada e ho abbandonato dopo qualche anno . Un po’ per necessità, un po’ per la mia passione per le auto iniziai a lavorare come verniciatore ,specializzandomi in modifiche e verniciature particolari su auto e moto .
Quando ho incontrato Agnes… lei ha visto in me un talento che io avevo sempre sottovalutato, mi ha spinto a sviluppare le mie capacità di disegno e verniciatura indirizzandole alla pittura.. Siamo nati 1600 km di distanza…veniamo da due realtà diverse…e dall’unione di queste diversità nasce una creatività unica.
Quale persone ed episodi hanno influenzato maggiormente la vostra arte?
Non ci sono artisti o persone che ci influenzano particolarmente. Nelle nostre famiglie non ci sono artisti che ci possono guidare o che potevano risvegliare in noi un amore per l’arte o per i colori. Seguiamo il cuore e le sensazioni che ci invadono guardando un opera d’arte, un disegno di un bambino o anche solo i colori della natura, il cielo, le forme delle nuvole…
Fondamentalmente amiamo l’arte in tutte le sue forme, osserviamo le opere dei grandi artisti, ma anche di artisti di strada che non sono conosciuti perché l’arte non si misura con un nome, con l’età, con il colore della pelle o con la nazionalità, ma con le sensazioni che riesce a trasmettere.
Cosa cerchi attraverso la pittura muraria?
Attraverso la pittura muraria cerchiamo un po’ la sfida con noi stessi, trasformare una parete insignificante ed anonima in uno spazio più ampio e colorato. I murales oggi fanno parte dell’arredo urbano, perciò hanno un valore estetico. Noi però oltre a questo, vogliamo rappresentare anche la storia, la tradizione, immortalare personaggi importanti, mandare un messaggio alle future generazioni, che l’arte è per tutti e ci unisce dando emozioni…
Queste emozioni, la gioia di un bambino per il suo eroe preferito dipinto in una cameretta, il figlio/a che si commuove davanti al ritratto del padre dipinto in una piazza, i ricordi risvegliati di una persona anziana guardando un nostro dipinto.. le persone che si avvicinano mentre dipingiamo, che ci raccontano le loro storie.. sono per noi una grande ricompensa…
C’è una parte nella vostra ricerca artistica di cui vorresti parlare in particolare?
-(Agnes) In realtà non ho mai smesso di studiare e fare delle ricerche… Oltre alla pittura ho approfondito anche la tecnica della maiolica, che adesso ho abbandonato totalmente. Ma gli studi di diversi decori per la ceramica erano utilissimi e li utilizzo ancora oggi nei dipinti. Ogni lavoro è diverso dall’altro, le ricerche fanno parte alla preparazione. Noi cerchiamo di soddisfare le esigenze di ogni committente. Perché siamo esigenti anche noi con noi stessi e ci piace curare i particolari in ogni dipinto.
Qual è il vostro rapporto con il mercato?
Il nostro rapporto con il mercato è ottimo e soddisfacente.
Principalmente promuoviamo i nostri lavori tramite i social, tuttavia anche il passaparola ci aiuta a riuscire a vivere in due (siamo una coppia, non solo nel lavoro ma anche nella vita) con l’arte.
Siamo riusciti in breve tempo ad avere tante richieste inizialmente da privati e attività successivamente anche da enti pubblici
Cosa consigliereste ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
Beh… per prima cosa: non importa quale indirizzo artistico scegli, tu non mollare mai, bisogna insistere anche quando sembra che tutto il mondo ti sta contro. Sii te stesso e non farti cambiare da nessuno!
Per secondo: Essere artista non è solo dipingere spensierato…essere artista/muralista significa sacrifici, significa ricerche, significa stanchezza fisica. Significa lavorare sotto il sole, o nel vento, nel freddo, significa sporcarsi le mani e qualche volta privo di qualsiasi comodità, compreso il bagno…se non sei pronto alle rinunce, ti consiglio di lasciare perdere.
E per terzo (ma non meno importante) essere artisti significa rispetto verso i “colleghi”, significa essere umili perché ci sarà sempre qualcuno più bravo di noi, non siamo il centro del universo e non siamo migliori di altri per il dono che è stato affidato a noi.
Essere artisti significa anche empatia perché se non conosci le sensazioni, come fai a trasmetterle?
Contatti:
Francesco Cogoni.