INTERVISTA AD ALBERTO MARCI
http://www.albertomarci.com/io-tu-e-l-estate-at-invisibile.html
Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
Quando ho iniziato a leggere immagini nelle forme delle nuvole, anche se ufficialmente potrei dire nel 1999, anno in cui ho iniziato a mettermi in relazione con le tecniche di stampa.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
Oscar Manesi è probabilmente la persona che ha influenzato il mio atteggiamento nei confronti dell’arte e della vita. Quelli che hanno influenzato il mio lavoro invece sono così tanti che sarebbe ingiusto citarne solo alcuni.
Sin da piccolo mi sono nutrito quasi ossessivamente di opera, cinema, musica e qualsiasi cosa potesse farmi scoprire nuovi ritmi narrativi.
Cosa cerchi in arte?
Un modo per scrivere un diario che nessuno possa leggere.
Un modo per fare il cantastorie senza esser preso per pazzo.
C’è una parte della tua ricerca di cui vorresti parlare in particolare?
Ho il costante bisogno di riprendere in mano il materiale su cui lavoro, non mi interessa il “finito” come concetto, rielaboro molti dei miei pezzi per anni, sono molto interessato all’errore, al contatto fisico con i materiali, al gesto come espressione di un’idea.
Qual’è il tuo rapporto con il mercato?
Discontinuo ma intenso.
Ho l’esigenza di avere tempi morti in cui ragionare su ciò che faccio, quindi a periodi abbandono quell’aspetto della produzione artistica…
Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
Di tenere sempre in considerazione che il “vivere d’arte” non è un obbiettivo, ma una conseguenza dell’essere un buon artista.
Di usare come fondamento l’onestà nei confronti del proprio lavoro e di quello degli altri, poi tanta pazienza, consapevolezza e flessibilità.
sito: http://www.albertomarci.com/
Francesco Cogoni.