INTERVISTA A CHIARA BEGGIATO
Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
Il mio percorso artistico nasce nel 2009 con un approccio al figurativo che lasciai per l’astrattismo.
Quali persone, artisti ed episodi hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
Tre anni fa ho avuto modo di recepire importanti insegnamenti da parte del maestro berlinese Andreas Kramer che mi iniziò all’espressionismo astratto, alla sensibilità per le emozioni e l’espressione della propria personalità attraverso l’arte.
Cosa cerchi in arte?
Ho scoperto che l’arte può essere una cura per i propri stati d’animo più oscuri, infatti la mia ricerca è tuttora un percorso di guarigione dell’anima, dipingere mi realizza e mi redime.
C’è una parte della tua ricerca di cui vorresti parlare in particolare?
Il fatto di piacere al pubblico mi ha fatto conoscere varie figure nel mondo dell’arte, un particolare ringraziamento al critico d’arte Giorgio Grasso che mi ha introdotto in questo mondo.
Qual’è il tuo rapporto con il mercato?
Ogni artista ha bisogno di essere introdotto e protetto da un circuito ma la prima cosa da fare è l’auto promozione sui social e sui canali che internet mette a disposizione.
In secondo luogo, frequentare gallerie, vernissage ed eventi culturali apre la possibilità di tessere delle relazioni importanti con i fautori del mercato.
Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
La mia esperienza mi ha fatto capire che è importante non solo far appassionare queste figure mediante la qualità delle proprie opere ma anche grazie alla propria personalità.
Inoltre consiglio di entrare in relazione con artisti già in evidenza che possano dare dei suggerimenti sul percorso o ancora meglio avviare una collaborazione.
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