Intervista a Juriy Toni
Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
In realtà non ho seguito un percorso artistico specifico, ho sempre disegnato fin da piccolo, ma ho capito quale fosse la mia strada nel momento in cui ho letto il mio primo fumetto “Nathan Never numero 1” di Claudio Castellini.
Quali persone, artisti ed episodi hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
Non ci sono artisti “specifici” che hanno influenzato la mia arte.
Ho sempre avuto attenzione per tutti coloro che sono “usciti” un po’ dagli schemi, ovvero gente come MADUREIRA, SERPIERI, MOEBIUS, CASTELLINI ecc… che hanno fatto del loro stile la loro firma e che, non si sono adeguati alle richieste di mercato imposte dalle case editrici, ma semplicemente guardando una loro tavola, un loro disegno si capisse subito chi fosse l’artista.
Cosa cerchi attraverso l’arte?
Semplicemente, come ogni artista, il modo di esprimermi.
Come fumettista cerco di raccontare una storia divertente ed interessante per il pubblico e per me stesso, devo stupirmi a rileggere e rivedere quello che ho creato.
C’è una parte della tua ricerca di cui vorresti parlare in particolare?
In realtà sono due i campi di ricerca in cui per ogni progetto cerco sempre di migliorare.
Il primo è un aspetto del tutto tecnico che riguarda la parte visiva, come migliorare la LINEA o la FIGURA, gli AMBIENTI o l’ARMONIA della tavola, per rendere il fumetto bello da vedere per il pubblico, in modo da invogliarlo a leggerne la storia.
L’altro aspetto è quello narrativo, lo STORYTELLING, che deve essere semplice da interpretare anche senza per forza dover leggere i dialoghi.
Qual è il tuo rapporto con il mercato?
Io credo che sia sbagliato adeguarsi del tutto al mercato, per il semplice motivo che dal momento che ci si adegua, il mercato già prende un’altra direzione e diventa un rincorrere un treno che non potremo mai prendere.
Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
Di base , assolutamente, è necessaria una preparazione tecnica. Frequentare una scuola d’arte è assolutamente importante.
Assicurasi di avere qualcuno che possa dare un supporto economico e infine capire bene CHE TIPO DI FUMETTISTA SI VUOLE DIVENTARE, o meglio se si desidera essere un fumettista che crea un proprio progetto con una visione personale della storia, curato nel dettaglio e sviluppato da zero in modo da creare qualcosa di ORIGINALE, oppure diventare un OPERAIO del fumetto disegnando per case editrici per le quali sei un numero e nulla più.
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Francesco Cogoni.