Jasper Johns tra realtà e rappresentazione
L’uso di oggetti poco manipolati e semplicemente inseriti nell’opera si lega anche al fatto che Johns rifiuta l’arte dell’Espressionismo astratto, e quindi intende ridurre al minimo la componente gestuale del proprio intervento privilegiando gli aspetti formali e costitutivi dell’immagine in sé.
Un’altra caratteristica della sua arte è quella di tenere aperto il quesito sulla distinzione o nesso tra realtà e rappresentazione, immagine reale e immagine dipinta; molte sue opere infatti, a partire dalle Flags, sono caratterizzate da una presentazione distaccata e tautologica di un oggetto comune i cui confini vanno a coincidere con i limiti della tela. Ciò che importa all’artista è l’intensità con cui ciò che già si conosce dell’oggetto influisce su ciò che vediamo in esso; egli stesso infatti per dipingere una bandiera o un bersaglio non ha bisogno di un modello, dal momento che gli è sufficiente l’dea che ha dell’oggetto nella mente. Soprattutto le opere aventi per soggetto bandiere, lettere o bersagli, quindi, giocano sull’ambivalenza tra l’oggetto in sé e la sua rappresentazione. Molto spesso, riferendosi alle sue Flags, egli pone la domanda retorica: “È una bandiera o un quadro?”