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L’arte astratta un movimento infinito

L’arte astratta è un movimento artistico che si sviluppò alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo. Ebbe il suo apogeo dopo la Seconda guerra mondiale e continua ad influenzare l’arte contemporanea. L’arte astratta è caratterizzata dalla mancanza di riferimenti visivi alla realtà oggettiva. Dalla creazione di forme, colori e composizioni che si basano unicamente sulle scelte dell’artista.

Il precursore dell’arte astratta fu Vasilij Kandinskij, che nel 1910 pubblicò il saggio “Sullo spirito delle forme”. In cui sottolineava la necessità di sviluppare un’arte libera da rappresentazioni realistiche, che potesse invece esprimere i sentimenti e le emozioni dell’artista. Il suo lavoro influenzò numerosi artisti che iniziarono a sviluppare un’arte basata sull’astrazione, come il pittore olandese Piet Mondrian.

Mondrian utilizzava forme geometriche elementari. Come il quadrato e il rettangolo, ed i colori primari come il rosso, il giallo e il blu. Con questi elementi semplici creava composizioni astratte che esprimevano la sua visione dell’armonia universale. Nel 1917 fondò il movimento De Stijl che divenne una delle correnti più influenti dell’arte astratta. Composto da artisti come Theo van Doesburg, Bart van der Leck e Gerrit Rietveld.

L’arte astratta ’20-’30

Negli anni ’20 e ’30 l’arte astratta si sviluppò ulteriormente in Europa, con il gruppo di artisti francesi che fondarono il movimento dell’arte concreta. Si basava sull’utilizzo di forme geometriche e di colori puri, e il Bauhaus in Germania, una scuola d’arte che cercava di integrare arte e industria attraverso la produzione di opere astratte.

Anni ’40

Negli Stati Uniti, l’arte astratta divenne popolare negli anni ’40. Fu grazie ad artisti come Mark Rothko, Jackson Pollock e Willem de Kooning, che svilupparono il movimento dell’espressionismo astratto. Questi artisti utilizzavano la tecnica del dripping, che consisteva nel gocciolare e spruzzare la vernice sulla tela, creando composizioni gestuali ed emotive.

L’arte astratta ’50-60

Negli anni ’50 e ’60, l’arte astratta si evolse ulteriormente. Un esempio è l’op art che utilizzava illusioni ottiche per creare effetti visivi che sembravano muoversi sulla superficie del dipinto, e il minimalismo, che si concentrava sull’utilizzo di forme geometriche elementari e sulla riduzione degli elementi.

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