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Minecraft contro la censura: infiniti mondi a blocchi

Minecraft contro la censura: “Quando le parole vengono messe a tacere, le costruzioni parlano.”
Questa frase me la ripeto ogni volta che lancio Minecraft. Perché non è solo un gioco. È un linguaggio, uno spazio di espressione, una forma di libertà. Lo sa bene chi, come me, ci ha passato ore a costruire, esplorare, inventare. E lo sanno ancor di più quelli che hanno usato questo “LEGO digitale” per sfidare la censura vera. Quella pericolosa, che uccide la stampa libera.

The Uncensored Library: la biblioteca che nessun regime può distruggere

Nel 2020, mentre il mondo si chiudeva in casa, qualcuno apriva un varco nella censura globale.
Reporters Without Borders (RSF), in collaborazione con BlockWorks, DDB e MediaMonks, ha lanciato The Uncensored Library, una biblioteca virtuale accessibile dentro Minecraft. Un gesto geniale e ribelle: utilizzare un videogioco per diffondere articoli censurati là dove internet è filtrato, controllato, zittito.

La biblioteca ospita oggi più di 300 libri digitali, in dodici sale tematiche. Ogni stanza è dedicata a un paese dove la libertà di stampa è sotto attacco: Russia, Egitto, Messico, Vietnam, Arabia Saudita, e tanti altri.
I testi, scritti da giornalisti perseguitati, esiliati o addirittura assassinati, sono letti ogni giorno da migliaia di utenti.
Nessun firewall può bloccare Minecraft. E così la verità circola, blocco dopo blocco.

Minecraft contro la censura: Come funziona questa meraviglia digitale

Puoi entrare in The Uncensored Library con due semplici modalità:

  • Collegandoti al server: visit.uncensoredlibrary.com
  • Scaricando la mappa e esplorandola offline

Una volta dentro, ti trovi davanti una struttura maestosa in stile neoclassico. Il duomo centrale è tra le più grandi costruzioni mai realizzate nel gioco (oltre 12,5 milioni di blocchi, costruiti in soli tre mesi da 24 builder provenienti da 16 paesi diversi).
Un’opera d’arte digitale e un monumento alla verità.

Al suo interno, oltre agli articoli, puoi leggere i rapporti sulla libertà di stampa in 180 paesi, consultare l’indice mondiale di RSF, e scoprire le storie di chi combatte per l’informazione vera.
Un museo, una biblioteca e un atto politico insieme.

Perché proprio Minecraft? La forza di un gioco senza barriere

Minecraft è uno dei giochi più giocati al mondo: oltre 145 milioni di utenti attivi ogni mese. In moltissimi paesi in cui social media, siti giornalistici e blog vengono bloccati, Minecraft è ancora accessibile.
E non solo: è uno strumento creativo potentissimo. Costruisci, scrivi, condividi.

Questo lo rende perfetto per progetti come The Uncensored Library: il gioco non è percepito come una minaccia. Ma in realtà, è una bomba silenziosa di libertà.

Lollolacustre: creatività quotidiana e comunità in diretta

Io seguo Minecraft da anni. E se c’è uno streamer giovanissimo che mi diverte molto, è Lollolacustre.
Dialogo, relax, costruzione condivisa. Le sue live su Twitch sono una specie di piccolo villaggio digitale dove si ride, si esplora, si cucina e si immagina insieme.

Ha costruito interi mondi, affrontato speedrun e fatto esplorazioni epiche in modalità survival.
Mi è rimasta impressa la MOD HORROR MINECRAFT THE BROKEN SCRIPT– in cui ha permesso una sorta di Hacking controllato ai suoi sistemi, con quel tocco di ironia che solo chi conosce bene il gioco può permettersi.

E mentre seguivo Lollo, mi chiedevo: quanti altri mondi possono nascere da un insieme blocchi? Quante storie, quante idee, quante verità?

Minecraft come strumento politico, artistico e sociale

Quando parliamo di gaming e attivismo, spesso si pensa a slogan vuoti. Ma Minecraft è diverso.
È un medium, uno spazio dove l’arte incontra la realtà. Dove si può protestare, ma anche ricordare, raccontare, educare.

The Uncensored Library non è l’unico esempio. Esistono server dedicati alla ricostruzione storica, installazioni artistiche, perfino proteste digitali. Minecraft è diventato un foglio bianco senza censura.

Minecraft e creatività contro la censura: la libertà si costruisce, anche con i blocchi

Gioco a Minecraft da quando era un fenomeno indie. Ma oggi, più che mai, lo considero un simbolo: della libertà creativa, della resistenza digitale, della collaborazione globale.

The Uncensored Library è la prova che costruire può essere un atto politico.
E se c’è una cosa che ho imparato seguendo Lollolacustre e la community Minecraft, è che non serve essere attivisti o architetti per cambiare qualcosa.

Basta un blocco. Poi un altro. Poi un’idea.

E anche il muro più alto della censura, prima o poi, cade.

Francesco Cogoni.


🔗 Se vuoi visitare The Uncensored Library:
→ Server Minecraft: The Uncensored Library – Reporters without borders

💬 E tu conoscevi le potenzialità di Minecraft?

Scrivimelo nei commenti. E se ti è piaciuto questo viaggio… condividilo. Perché anche la libertà, come i mondi di Minecraft, si costruisce insieme.

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