Mirella Mibelli e la sua casa Campidanese
Da quando, il 31 agosto del 2015, Mirella Mibelli è venuta a mancare, la sua casa/studio nei vicoli del centro storico di Pirri è rimasta invariata, lavorava e studiava li nei suoi ultimi giorni. Con gli oggetti di uso quotidiano e gli strumenti di lavoro, i suoi libri d’arte e le numerose fotografie.
La casa di Mirella Mibelli apre le porte al pubblico
Sabato 27 Maggio 2023, i figli di Mirella, Alberto e Paolo Massidda, insieme all’amico di famiglia Mario Palomba, hanno aperto le porte della casa/studio dell’artista. In occasione di Monumenti Aperti, sabato pomeriggio, siamo stati accolti da studentesse dell’artistico che ci hanno presentato questa antica dimora campidanese. Contraddistinta nel prospetto interno da grandi arcate in pietra cantone che si aprono sul piccolo giardino di limoni della corte (sa lolla).
La casa/studio di Mirella Mibelli si conserva ancora nella sua integrità di spazio di vita privata e lavoro, con gli arredi e gli oggetti di uso quotidiano insieme agli schedari, i cavalletti, le tavolozze, i libri d’arte, le fotografie, i blocchi di appunti e gli schizzi.
Alle pareti si trovano alcune delle opere a lei più care.
“Sul grande cortile si affaccia l’intera architettura della casa campidanese, che si sviluppa su due piani. Al piano terra le aree produttive come il loggiato, il pozzo e la cisterna, l’ampia cantina con le botti poggiate su basamenti di tufo, il forno a legna, gli attrezzi da lavoro, il torchio, la cucina, ma anche due stanze da pranzo, la stanza da letto padronale e il salotto “buono”. Due scale, una in ardesia e l’altra in marmo bianco, portano al piano superiore dove furono ricavate altre stanze da letto per i padroni di casa e la servitù. Le notevoli dimensioni della casa, la bellezza di alcune stanze splendidamente affrescate da artisti di fine 800, gli arredi e le suppellettili originali della famiglia, fanno della casa Saddi Grippo un vero monumento della citta di Cagliari.”
Come accuratamente descritto nel sito dei Monumenti Aperti nella sezione dedicata all’archivio Mirella Mibelli.
Ma chi era Mirella Mibelli?
Nata a Olbia nel 1937, Mirella Mibelli si diploma a Roma all’Istituto d’Arte Zileri, dove segue le lezioni di discipline pittoriche di Toti Scialoja. Nel 1958 approda a Salisburgo alla Sommerakademie, chiamata anche Scuola del Vedere, un’accademia estiva fondata nel 1953 da Oskar Kokoschka.
L’esperienza con il maestro austriaco consolida la sua fama di acquarellista che individua come soggetti prediletti nudi, paesaggi e nature morte, in particolare floreali, di cui sarà esposta una selezione di opere scelte in occasione dell’apertura al pubblico della sua casa/studio. Tra i primi anni ottanta fino alla fine degli anni novanta, Mibelli approfondisce invece lo studio e la pratica delle tecniche incisorie: la xilografia, la calcografia, la litografia e la serigrafia; nella sua casa/studio si possono ancora osservare alcune matrici originali delle stampe.
Dal 1968 al 1996 Mirella Mibelli ha insegnato Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale “Foiso Fois” di Cagliari, contribuendo alla formazione di nuove generazioni di artiste e artisti.
Di seguito il link al suo sito: Mirella Mibelli – Pittrice (1937 – 2015)
Breve riflessione sulle sue opere
Mirella Mibelli è un’artista notevole per il suo stile distintivo, che ha sviluppato da principio sotto l’influenza della scuola di Kokoschka.
Le sue prime opere sono caratterizzate da una straordinaria abilità nel catturare l’essenza delle figure umane, esprimendo sensazioni con un tocco acquerellato molto dolce.
I ritratti pittorici della sua prima produzione sono espressivi e misteriosi ma ancora soffrono l’influenza del maestro. Sperimenta con varie tecniche, dal lavorare con figure dal vero in acquerello, attraverso le quali riesce a catturare attraverso il colore la naturalezza e la dolcezza di alcuni momenti, cosa che riesce a mantenere anche in molte delle sperimentazioni astratte successive.
Nel corso della sua carriera, Mibelli ha sviluppato uno stile unico nell’uso e nella scelta del colore, che è una delle caratteristiche più riconoscibili delle sue opere. I suoi paesaggi sembrano quasi astratti, con colori accesi e vibranti che catturano l’attenzione dello spettatore. Si concentra particolarmente sul segno e sul colore, utilizzando pennellate audaci, materiche e decise per creare un impatto visivo straordinario.
Una parte affascinante della sua ricerca artistica consiste nell’uso di un’iconica immagine di un volto di scimmia, che è un elemento ricorrente in quella serie di opere. Questo volto di scimmia viene dipinto su riproduzioni di opere d’arte famose, trasmettendo un messaggio critico e provocatorio riguardo al ruolo dell’arte e all’interpretazione degli spettatori.
Il lavoro di Mirella Mibelli è un esempio di ricerca artistica audace e sperimentale, in cui la sua tecnica impeccabile si fonde con un’ispirazione concettuale profonda. La sua capacità di trasmettere emozioni e pensieri attraverso i suoi dipinti, combinata con l’uso accattivante del colore e del segno, la rendono una figura significativa nel panorama artistico contemporaneo. La sua opera continua a stupire e ispirare gli spettatori, invitandoli a riflettere sulla natura dell’arte e della percezione emotiva.
La presentazione
La sera del 27 sono intervenuti all’evento Gianni Murtas e la Preside del Liceo Artistico di Cagliari Nicoletta Rossi. Mario Palomba che è il promotore coi figli. Oltre a Beatrice Artizzu di Architettura che ha presentato dei video ricordo su iniziative in Marina con mostre della Mibelli.
La Docente Universitaria Rita Pamela Ladogana, che è intervenuta la sera e i moderatori dell’Artistico Prof.ssa Ghisu e Prof. Tullio Tidu. È sata una figura importantissima anche per il lieo Artistico di Cagliari.
Di seguito il link all’intervista di Maria Dolores Picciau a questa importantissima artista: Intervista con Mirella Mibelli | ConnectivArt
Francesco Cogoni.
