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Anna Weyant pittrice quotata

Anna Weyant è una pittrice quotata che, ad appena ventisette anni, ha già visto le sue tele raggiungere cifre milionarie.

Quello della pittrice canadese Anna Weyant è un mondo popolato unicamente da figure femminili, nata a Calgary nel 1995, ha iniziato a farsi strada insistentemente nel mondo dell’arte.

Quando lo scorso 19 maggio alla The Now Evening Auction da Sotheby’s New York, il suo dipinto ad olio intitolato Falling Woman (2020) è stato battuto all’asta per la cifra di 1,6 milioni di dollari, partendo da una stima iniziale che lo collocava tra i 150.000 e 200.000 dollari, è diventata a tutti gli effetti un vero e proprio caso di mercato.

È la cifra più alta raggiunta finora per un quadro della Weyant che oltre a registrare questo personale record, ha visto la sua opera in buona compagnia in un’asta che annoverava, tra gli altri, una scultura di Simone Leigh (1967) ultima “leonessa” dell’attuale Biennale di Venezia, che in quella sede ha rappresentato gli Stati Uniti, così come la tela di Christina Quarles (1985) e Kerry James Marshall (1955); anche loro americani ed espressione di quella scena queer e black che almeno in apparenza sta ossessionando il mondo dell’arte contemporanea dell’ultimo lustro e che ha raggiunto quotazioni stellari all’Evening Auction di Sotheby’s; l’opera Beauty Examined (1993) di Marshall è stato aggiudicato a 13,5 milioni di dollari.

Ma cosa ci dice l’arte di Anna Weyant?

Partendo proprio dalla Falling Woman esposta per la prima volta nel 2021 nella mostra Loose Screw, ospitata nella galleria di Los Angeles Blum & Poe; la tela mostra il volto di una donna dall’espressione allarmata, a testa in giù, in un momento congelato e piuttosto irrealistico (a dispetto del levigato realismo della sua pittura) che immortala la giovane donna dai lunghi capelli castani mentre casca da quella che sembrerebbe una scalinata di legno. È un’immagine per certi versi familiare, o almeno lo è per chi ha già negli occhi riferimenti di quella pittura (principalmente americana) che da anni pare meditare e rimaneggiare all’infinito modelli pittorici made in USA che spaziano dal regionalism di pittori come Grant Wood (1881-1942) a quel realismo romantico di autori come Norman Rockwell (1884-1978); al tempo geniale illustratore che nell’ultimo trentennio è stato eletto a riferimento assoluto per la nuova figurazione americana.

Va da sé, che entrambi questi artisti erano già, a loro tempo, nel loro modo, manieristi della pittura fiamminga e rinascimentale ed è quindi curioso vedere come la loro arte abbia rappresentato un modello per almeno un paio di generazioni successive. Non si sbaglia infatti, a ravvisare nella pittura di Anna Weyant, echi del lavoro di John Currin (1962), star della pittura americana che partendo da medesimi riferimenti storico-iconografici più una rivisitazione di materiale pornografico vintage, ha tratteggiato un mondo languido dove il bello molto spesso lambisce il grottesco, in figure dipinte con virtuosismo pittorico d’altri tempi.

Anna Weyant è ormai una pittrice quotata!

Potete seguirla al Link del suo profilo instagram: https://www.instagram.com/annaweyant/

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