INTERVISTA A FOSCO SILEONI
l’11 luglio 2016 alle ore 18;30
Verrà inaugurata la mostra
DIE ZEIT DES HYPEREXPRESSIONISMUS
in collaborazione con Laboratorio 41 Art Gallery Macerata
Dove saranno presenti le opere di Fosco Sileoni
La mostra sarà alla
Retramp Gallerie
Reuter Strasse N° 62 Berlino
Ed ora sentiamo direttamente dall’artista parte della sua storia.
Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
Credo che alla base di tutto vi siano i giorni trascorsi, quand’ero ancora bambino, nello studio pittorico di mio padre.
Lì, inconsapevolmente, ho acquisito una forte sensibilità artistica che però è rimasta latente per molto tempo.
A circa ventisette anni ho preso coscienza di questa sensibilità e della sua forza.
Allora, prese avvio il mio vero percorso artistico.
Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
È limitato dire che sono stato influenzato da un solo artista, da una sola corrente o da una sola arte: andando a salti e istinto, il mio percorso è piuttosto onnivoro, che va al di là delle sole influenze pittoriche.
Per un periodo di tempo sono stato coinvolto nella performance art, attratto dalla forte portata simbolica e poetica di Gina Pane.
Indifferente non è passata la musica, la poesia: ora Pink Floyd, ora Rimbaud; di Villeglé gli strappi, di A.R. Penck il segno deciso e tribale; di Ensor le maschere; dell’Informale il ritmo vitale e così via.
Quello che voglio dire è che non ho un preciso artista che mi abbia influenzato, ma alle spalle un lungo processo di autoformazione che mi ha portato ad approdare all’Iperespressionismo.
Cosa cerchi in arte?
Il mio fare pittorico è una continua correzione prima di giungere a conclusione.
C’è una parte della tua ricerca di cui vorresti parlare in particolare?
Una parte della mia ricerca si concentra nella continua sperimentazione del materiale da lavoro: supporti, colori, collanti, materiali organici, materiale industriale, trucioli di legno, vari tipi di carte confluiscono tutti alla realizzazione dell’opera.
Ecco che il mio mondo immaginifico prende forma, trovandomi al momento giusto fresco e bollente.
Qual’è il tuo rapporto con il mercato?
Fatale il mio incontro con il critico e scrittore David Miliozzi.
Miliozzi, fondatore e teorico del Movimento Iperespressionista.
Nuovo movimento internazionale nato a Macerata.
Nel Movimento Iperespressionista, si possono ravvisare le contraddizioni del nostro tempo.
Siamo viventi, assenti; nell’epoca del social-network ed è proprio in quella assenza che ci troviamo nel bel mezzo della solitudine.
l’idea del Movimento va oltre la sola idea della commercializzazione delle opere.
Uno dei punti basilari del Movimento su cui fin da subito il Miliozzi, è stato chiaro è il concetto di un ritorno alla originarietà, al rapporto autentico con il sé. (Il mercato brutta bestia)
Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
Ho sempre considerato di essere la persona meno adatta a dare consigli agli altri.
p.s. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare Massimo De Nardo ed Attilio Fortini, per i testi da loro scritti qualche anno addietro, riguardo il mio fare pittorico.