Intervista a GIULIANO BESIO
Come hai scoperto la tua passione per l’arte ?
Diciamo che ora è malattia, la passione è uscita prestissimo, da bambino abbastanza timido e introverso amavo sedermi a disegnare, i cani di Remí, cavalli e robot, questi sono i primi ricordi e diciamo che fino alla fine delle scuole medie sono sempre stato il migliore, poi non potendo fare l’artistico ho fatto il geometra e mi sono diplomato perché ho avuto la fortuna sfacciata di avere disegno agli esami.
Cosa cerchi attraverso l’arte ?
Non esiste civiltà senza arte, magari in pochi la veneriamo ma tutti l’apprezziamo.
Arte è per me sia un punto di equilibrio, sia un modo per dialogare, in realtà l’arte assolve per me la mansione di psicoterapeuta!
Io mi scopro e la scopro vicendevolmente.
È un rapporto in prepotente evoluzione, mi rendo conto di essere solo all’inizio.
C’è una corrente artistica che preferisci ? se e si, quale e perché ?
Non ci sono correnti, amo e rinnego tutto, avere una preferenza sarebbe sinonimo di staticità e all’arte fa male, sono e voglio essere contemporaneo.
C’è differenza tra la realtà culturale e artistica italiana e quella russa ?
Non sono addestrato appieno nel mondo dell’arte russo e italiano per essere in grado di metterli al confronto, in Italia mi sembra che si stia annaspando alla ricerca del “modaiolo” e nel voler essere tutti artisti, chef, ballerine. . .
Poi non si trova più chi lo è veramente!
Qua ho appena fatto una fiera dell’arte ed ero sovrastato da paesaggisti…
Tristissimo!
Probabilmente viviamo nel peggior periodo dell’arte, il più bigotto e il più fermo della storia.
Come vivi la realtà galleristica, cioè … che aria tira ?
L’aria puzza e tanto, la crisi c’è, ma è anche colpa di tutti noi, troppi artisti non artisti hanno fatto nascere troppi galleristi non galleristi, nel marasma dei rifiuti in mare con la nave che affonda, come fai a trovare in tempo il salvagente?
Io comunque sto lavorando e credendo molto in quello che sto facendo e voglio fare, non ho una galleria di appartenenza e quando qualcuno crederà in me si vedrà.
sito ufficiale: www.giulianobesio.com
Francesco Cogoni.