INTERVISTA A NELLO IMPERATO
Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
Dopo aver conseguito la maturità tecnica come geometra, incomincio a lavorare e consolidare la mia esperienza per circa 25 anni.
Arricchisco il mio bagaglio di vita con un’esperienza imprenditoriale nel campo della ristorazione, conclusasi dopo 5 anni di duro lavoro.
Sicuramente la passione per i colori e la ricerca di nuove emozioni mi hanno sempre affiancato, portandomi in seguito, a frequentare e ad inserirmi nel mondo artistico.
Quali persone, artisti ed episodi hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
La persona che ha influito primariamente sulla mia arte, è l’artista Alfonso Sacco, fraterno amico fin dai tempi scolastici.
La frequentazione del suo laboratorio e l’acquisto di alcune sue opere hanno sicuramente scaturito in me lo stimolo a voler rappresentare le mie emozioni, le mie sensazioni e i miei colori.
Finalmente, tre anni fa, grazie al regalo di una tela e l’occorrente per poter dipingere, parte la mia nuova esperienza in questo campo.
Successivamente conosco l’artista Pasquale Cipolletta, che mi invita vivamente a continuare con la mia pittura, ed a partecipare al restauro di un altare nella diocesi di Teano.
In seguito, condivido l’esperienza di pulizia e ripristino dei decori di una volta del XIX secolo.
Cosa cerchi attraverso l’arte?
Attraverso l’arte cerco di rappresentare il costante e sistematico vissuto giornaliero in una forma più soft e colorata, utilizzando come supporto per i miei lavori materiali di riciclo come: mensole in legno, in vetro, polistirolo, mattonelle in calcestruzzo, vecchie ceramiche, compensati, mattonelle di parquet in legno; sperando di creare una pausa di riflessione dalla routine quotidiana e scaturirne magari una condivisione artistica.
Qual è il tuo rapporto con il mercato?
Essendo artisticamente giovane non ho avuto molto riscontro sul mercato, ultimamente sono stato selezionato per la partecipazione al progetto TUROA, ideato dall’artista Anna Turro e condiviso da altri artisti, con lo scopo di esporre la nostra arte in maniera diversa, portandola al di fuori delle gallerie e rappresentarla in edizioni limitate su oggetti di utilizzo comune quali: valigie, lumi, borse, zaini, cinte, cravatte, capi d’abbigliamento, ecc…
Le opere vengono quindi rese visibili alle persone nei posti comuni e nel vissuto quotidiano.
Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
Credo che al giorno d’oggi, un nuovo artista non possa vivere di sola arte e che non debba perdere il contatto con la realtà.
È necessario essere sicuri di ciò che si rappresenta artisticamente, accettare le critiche e prendere atto dei suggerimenti.
Profilo facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100010275543879&__mref=message_bubble
Sito: http://www.pitturiamo.com/it/pittore-contemporaneo/nello-imperato-9787.html
Francesco Cogoni.