Intervista a Tino Cavagnoli
In questa intervista, esploreremo il percorso artistico di Tino Cavagnoli un talentuoso artista lombardo trapiantato in Sardegna. Scopriremo le sue origini, le influenze che hanno modellato il suo lavoro, la sua visione dell’arte e il rapporto con il mercato. Le sue risposte offrono uno sguardo sincero e appassionato nel mondo dell’arte, evidenziando le sfide e le soddisfazioni di una vita dedicata alla creatività.

Il Percorso Artistico di Tino Cavagnoli: Dalla Scuola d’Arte al Successo
Quando e come nasce il tuo percorso artistico?
Scolasticamente parlando, ho frequentato il liceo artistico di Brera a Milano, negli anni del fermento sessantottino, (sono lombardo trapiantato sardo) e la scuola d’arte applicata del Castello Sforzesco.
Ma il maneggio della matita risale dall’uscita del reparto neonatale…
Successivamente, avere un’attività nel settore editoriale ed illustrativo in particolare, mi ha sempre tenuto in contatto con il mondo dei colori.
Quali persone, artisti ed episodi hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
Credo che sia colpa delle copertine della Domenica del Corriere di Walter Molino, se mi sono avvicinato con curiosità all’illustrazione pittorica e progressivamente alle altre branche dell’arte.
Un posto di privilegio, sembrerà strano, occupa anche un altro grande illustratore, Carlo Jacono.
Cosa Cerca un Artista nell’Arte? La Visione Personale e l’Emozione Diretta
Cosa cerchi attraverso l’arte?
In quanto faccio fatica ad identificarmi nella parola “artista”, preferendo di gran lunga essere definito come “onesto artigiano”.
La mia “arte” va collocata nel reparto “arrivare direttamente alla comprensione e da lì all’emozione”.
Evidentemente, l’aver lavorato con questi obiettivi “commerciali” non poteva non influenzare il mio operato.
La mia ricerca consiste nel rifinire e finalizzare i miei lavori in questo senso.
Al meglio delle mie possibilità.
Senza per questo arrivare all’iperrealismo, che non mi appartiene per carattere pur apprezzandone la tecnica, ma contrario alla mia impulsività, perché andrebbe a scapito dell’immediatezza e della freschezza.

La Vera Identità dell’Artista Tino Cavagnoli: Onesto Artigiano o Creatore di Opere d’Arte?
C’è una parte della tua ricerca di cui vorresti parlare in particolare?
Preferisco non parlare di nulla.
Qual è il tuo rapporto con il mercato?
Il lavorare praticamente a tempo pieno sulle tele va datato dal mio trasferimento in Sardegna, per questioni di disponibilità temporale e di desiderio di riappropriarmi di manualità pittorica che si era affievolita a causa di attività totalmente estranee.
Quindi il mio rapporto col mercato è alquanto conflittuale, al momento…
Godo di un discreto apprezzamento qui in Ogliastra e province limitrofe anche se, non eccessivamente supportato da gratificazioni economiche che però vengono integrate dalla realizzazione di murales e ritratti su commissione.
Cosa consiglieresti ad un artista che vorrebbe vivere d’arte?
Se è ricco di suo, lo faccia tranquillamente…
Per quanto mi riguarda, a parte la mia lavanderia automatica che mi supporta, cerco di inventarmi i miei eventi e le mie personali, partecipo, poco volentieri, a collettive e a, pochissime estemporanee (perché mi piace lavorare tranquillo e comodo) il tutto in quanto permette di affrontare più pubblico possibile, cercando di capire, perché è questo che conta, e di incontrare il maggior numero di opportunità.

Pagina facebook: https://www.facebook.com/Muricolorati/
Sito: http://failapuntaallamatita.com/
Consigliamo anche:
Dino Buzzati: Tra Realismo Magico e immaginazione onirica | ConnectivArt
Rosaria Straffalaci: intervista tra informale e iperrealismo | ConnectivArt
Pino Pascali Esploratore tra Arte e Realismo | ConnectivArt
Francesco Cogoni.