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 “L’INFANZIA DELL’ERBA” di Yuleisy Cruz Lezcano

 “L’INFANZIA DELL’ERBA” Poesie e prose di Yuleisy Cruz Lezcano

Yuleisy Cruz Lezcano per la stesura di questo libro trae ispirazione dal pensiero scritto di Tonino Guerra, poeta scrittore e sceneggiatore, nato il 16 Marzo del 1920 a Santarcangelo di Romagna dove è mancato il 21 Marzo del 2012, pensiero da lei metabolizzato, secondo una sua personale visione delle cose e delle varie esperienze che hanno frequentato la sua vita, non ultima quella del trascorso in territorio Cubano dove è nata nel 1973 e dove ha vissuto l’inizio della sua vita.

L’autrice in alcuni passaggi, trascrive un suo particolare intendimento: quello di riuscire a leggere il suo corpo dall’interno per percepirne e carpire l’essenza più pura, un po’ come mettere a nudo le radici di un albero per riuscire a leggere tutta la sua storia, oppure soffermarsi a valutare l’importanza di una semplice lacrima, capace di racchiudere l’essenza stessa della vita.

Vive il proprio corpo nella dimensione reale, ma proietta il suo essere, la sua essenza, al di la della semplice forma precostituita. Un auto analizzarsi nella logica di chi vuol comprendere le cose al di la della materialità delle stesse, col timore e la determinazione di andare oltre la loro comprensione. Un viaggio vissuto in continuità, cercando un confine, che, una volta trovato, è rassicurante sul momento, ma poi l’essenza perde il suo appagamento e ha la necessità di andare oltre, alla ricerca di nuovi spazi vitali, alla continua ricerca di tesori nascosti dietro o sotto le pietre della vita.

Yuleisy si configura come fosse un’isola, protetta dal mare circostante ma disponibile all’accoglienza, la sua anima si nutre di bellezza e di innocente inquietudine.

Le sue sono storie di vita, aspetti semplici di un passato di fanciulla, penetrate nei ricordi della sua mente, con la trasposizione e i giochi di fantasia che solo i bambini sono capaci di generare, i piccoli coinvolgimenti, i timori e le facili esaltazioni che la mente di bambina crea non naturalezza.

Nel libro trasuda un sentimento latente di giustizia che aborra i soprusi e le violenze perpetuate nei confronti delle etnie più deboli, l’utopico ma giustificato desiderio di poter rimettere ordine in quello che la Storia ha irrimediabilmente scompaginato.

Un bisogno impellente di trovare nella poesia giustificazione ad una interiorità esuberante che ha bisogno di volteggiare nella libertà della mente, la poesia non è finita, è dentro i piccoli aspetti della vita e delle cose e il “poeta del passato”, rivive ed ha il suo ruolo nella contemporanea esperienza. 

Tonino Guerra riaffiora in ogni momento del suo scrivere, è un po’ come fosse un ispirato barcaiolo al quale Yuleisy chiede aiuto per trasportare il suo pensiero, anche il più recondito, in un navigare immaginario tra flutti d’acqua vorticosi o nella bonaccia più rassicurante, in tutto questo divenire niente è statico, tutto è movimento e costante trasformazione, tra smaglianti miraggi e la contemplazione di paradisiache visioni.

Tra Yuleisy Cruz Lezcano e Tonino Guerra c’è un contatto costante,

lei lo considera, oltre che ispiratore, un affettuoso compagno di viaggio, un ispirato consigliere, un approdo sicuro dove poter rielaborare pensieri ed emozioni, un rapportarsi continuo per cercare e trovare quella sicurezza di cui il suo animo abbisogna per poter percorrere la giusta rotta, per creare i luoghi opportuni dove poter tacitare la fretta e aspettare l’anima, dove vivere in perenne contemplazione e in modo armonico, le bellezze e la meraviglia delle piccole cose.

Ogni tanto riecheggia il ricordo di una terra lasciata insieme alla spensieratezza della sua infanzia, la malinconia di passate esperienze, di leggende raccontate e di misteri irrisolti in un fluttuare leggero, come si trattasse di roteare nella spirale di un cerchio d’aria, dove ritrovare i delicati volti dei defunti che sente a lei cari, ricordi di un altro tempo che hanno lasciato spazio ad un presente, che la sua maturità di donna, considera compiuto e gratificante.

Lorenzo Pacini

Maggio 2023

Lorenzo Pacini

Critico e Storico dell’arte, design, saggista e scrittore. 45 anni nel campo dell’arte sono un periodo abbastanza lungo e complesso da raccontare, circa venti libri scritti, innumerevoli articoli, expertise, recensioni.

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L’infanzia dell’erba – Yuleisy Cruz Lezcano – Libro – Melville Edizioni – Ghiaccio nove | IBS

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