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Valeria Spiga: Un intervista da luoghi dimenticati

In questa intervista a Valeria Spiga scoprirai una fotografa che fu allieva di Daniela Zedda e che prosegue il suo percorso di ricerca tra luci, ombre e luoghi dimenticati.

La fotografa Valeria Spiga

Quando e come nasce la tua passione per la fotografia?
Il quando lo ricordo con precisione, era il 2004 e andavo al Liceo Artistico, per gioco frequentai un corso parascolastico curato dalla fotografa Daniela Zedda. Esperienza che mi aprì un mondo, soprattutto grazie alla passione trasmessa da Daniela, grandissima Donna e Professionista. Il suo modo di lavorare mi ha segnato profondamente, in particolar modo l’approccio ai lavori di musica dal vivo.

Il come invece, penso di averlo sempre avuto dentro, la fotografia è solo uno dei diversi modi per esprimersi. Per me è il mezzo più in linea con la mia emotività e impulsività.


Quali persone, situazioni o fotografi hanno influenzato maggiormente il tuo lavoro?
Doveroso citare nuovamente Daniela che con i suoi reportage è stato il primo esempio che ho provato a seguire, con lei ho avuto un confronto diretto ed è stato illuminante. Persone e situazioni, penso siano le due parole chiave che accompagnano le fasi più importanti del mio percorso.

Il più importante è legato alla passione per i luoghi abbandonati, nel 2006 sono entrata a far parte di un forum, Lost Italy, dove ho conosciuto persone meravigliose con cui si è condivisa l’avventura, la fotografia e la vita.

Alcune persone di questo mondo hanno influenzato in maniera importante il mio modo di vivere e fare fotografia. Poi il mondo della musica è sempre stato fonte di ispirazione, ed il mondo Underground, in particolare quello Live, mi ha accompagnato in tutti questi anni e mi ha dato modo anche di collaborare con diverse band.

Voglio citarne una, i “Simulacro”, da ormai 10 anni lavoriamo assieme e ci sproniamo e supportiamo a vicenda, presto uscirà un nuovo lavoro a cui sono davvero molto legata, per me un pezzo di cuore.

Fotografia come sfogo personale, e i progetti fotografici di Valeria Spiga

Cosa vuoi esprimere attraverso la fotografia?
Domanda difficile, in questi ultimi anni mi sono resa conto che per me la fotografia è uno sfogo personale, egoista e senza secondi fini. Un gesto d’impulso dato dalle situazioni, che siano ricercate o meno. Sicuramente un modo per esorcizzare quel buco nero che tutti abbiamo dentro.

Hai un qualche progetto fotografico in particolare di cui vorresti parlarci? 

Ormai divenuto il mio portfolio personale, spazio dai luoghi dimenticati (e non) ai ritratti, tutti accomunati dallo stesso sentimento.

LOST – In my Ruins L’ IO e la MATERIA legati in maniera indissolubile, verso la rovina.

“Una personale valvola di sfogo dove riversare il malessere non decifrabile.
Un viaggio probabilmente senza fine con lo scopo di esorcizzare
quel Io intimo che non mostriamo, ma che teniamo dentro.”

Un bisogno viscerale intimo che non so descrivere a parole, lo esprimo con la ricerca della luce e della sua totale assenza, ricercando un bianco e nero spesso deciso e violento.
Un progetto ormai diventato, compagno di vita che mi accompagna in questi luoghi, si evolve in sentimento e ricerca, rispecchiando i miei stati d’animo, dove nelle rovine trovano casa.
Un tentativo di conservare e preservare ciò che fu in un modo del tutto personale, nel bene e nel male senza giudizio o cronaca, lo specchio del rovinoso passaggio dell’uomo.

Rapporto con il mercato e consigli per i giovani


Qual è il tuo rapporto con il mercato?

Non esiste nessun rapporto con il mercato, non ho mai sgomitato per avere visibilità per cui non ho mai avuto occasioni a riguardo.

Che possibilità ci sono di emergere per un giovane fotografo?

Un giovane fotografo per emergere le possibilità se le deve creare, penso come in ogni altro ambito creativo.

Io sono completamente fuori dalle dinamiche “mondane”.

Cosa consiglieresti ad un fotografo che vorrebbe vivere di quest’arte?

Sicuramente consiglio di fare esperienza e cercare di inserirsi nei giri che più rispecchiano il suo essere all’estero, dove non c’è il pregiudizio sui lavori creativi.

Valeria Spiga Contatti:

http://www.valeriaspiga.com/

FB https://www.facebook.com/valeriaspigaphotography

Instagram: Valeria Spiga (@valeriaspiga_photography) • Foto e video di Instagram

Francesco Cogoni.

Consigliamo anche l’articolo su Daniela Zedda citata in questa intervista.

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Valeria Spiga: Un intervista da luoghi dimenticati
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In questa intervista a Valeria Spiga scoprirai una fotografa che fu allieva di Daniela Zedda e prosegue il suo percorso di ricerca tra luci, ombre e luoghi dimenticati.
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